La pelle si “vende cara” perché ha un valore inestimabile, preziosa com’è per la nostra sopravvivenza. La pelle ha una struttura complessa nonostante l’apparenza ed è diversa da persona a persona; merita tempo e spazio, quei minuti preziosi che ogni giorno dovrebbero essere dedicati solo a “lei”.
La struttura della pelle: a più strati, affascinante e complessaProviamo ad entrare nella pelle, dall’esterno all’interno, e troviamo tre strati importanti: l’epidermide, il derma e l’ipoderma.
- L’EPIDERMIDE
L’epidermide è composta a sua volta da vari strati cellulari sovrapposti (dall’esterno all’interno: corneo, lucido, granuloso, spinoso, basale o germinativo) che, attraverso un continuo processo di rinnovamento e rigenerazione, più veloce da giovani e durante la notte, evolvono dallo strato basale più profondo, fino alla superficie per poi esfoliare in un ciclo che dura circa 28 giorni
- IL DERMA
Il derma è uno strato connettivale formato da una sorta di gel denso, detto sostanza fondamentale o matrice extra-cellulare, in cui sono immerse fibre elastiche e collagene, vasi sanguigni e linfatici, terminazioni nervose, ghiandole sudoripare e sebacee.
- L’IPODERMA
L’ipoderma, lo strato cutaneo più profondo è composto soprattutto da tessuto adiposo (grasso), dove si accumulano gran parte delle riserve di grasso dell’organismo (cosiddetto grasso sottocutaneo da non confondersi con il grasso viscerale che si accumula sull’addome e che si associa a un alto rischio cardiovascolare).
La pelle è il più grande organo che abbiamo, ma soprattutto è l’organo di confine per eccellenza del nostro corpo.

Il pH naturale della pelle
Il pH è la sigla che definisce il grado di acidità di una sostanza. La scala di misurazione convenzionale va da 0 a 14:
- da 1 a 6, il grado è acido;
- intorno a 7 è neutro;
- da 7 a 14 è alcalino (basico)
Il pH fisiologico della pelle ha un valore variabile intorno a 5.5-7, in base alla zona del corpo in cui viene misurato e alle differenti condizioni della cute. Se il pH, per qualche motivo cambia, la pelle risulta più indifesa.
Quando l’equilibrio cutaneo si altera
Condizioni avverse di clima e ambiente, stili di vita sbagliati, stress prolungato, uso di prodotti per la pulizia e la cura della pelle troppo aggressivi così come condizioni patologiche a carico della pelle e/o dell’organismo possono alterare la funzione barriera della cute, rendendola più fragile e vulnerabile. In questi casi, possono modificarsi il film idrolipidico superficiale e il suo pH fisiologico ma anche la capacità di coesione delle cellule superficiali e l’afflusso di sangue a livello del derma: tutti fattori tra gli altri che compromettono l’equilibrio naturale cutaneo. In relazione al tipo di pelle di ciascuna persona, occorre attuare una strategia di prevenzione efficace per mantenerla integra e resistente il più a lungo possibile, per non farla invecchiare precocemente.
Fonti
Skin 1: the structure and functions of the skin
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