I tendini ed i legamenti sono tessuti connettivi densi e fibrosi strettamente correlati che svolgono ruoli vitali nella mobilità e nella stabilità del sistema muscolo-scheletrico. I tendini collegano i muscoli alle ossa, e facilitano il movimento del corpo trasmettendo forze di trazione e immagazzinano energia elastica; i legamenti uniscono le ossa tra loro, stabilizzando le articolazioni e guidando il movimento attraverso il normale range.
Le funzioni di tendini e legamenti si basano sulla struttura resistente, ma flessibile di fibrille di collagene, organizzate gerarchicamente e raggruppate da guaine di tessuto connettivo. Sebbene tendini e legamenti siano composti in modo simile da fibrille di collagene di tipo 1 (Col1), da proteoglicani, da elastina e da glicoproteine, esistono comunque alcune differenze sulla loro composizione. Le fibrille di Col1, che nei tendini sono allineate parallelamente l’una all’altra lungo l’asse longitudinale, nei legamenti sono multi-direzionali e meno dense per sostenere meglio il carico di trazione.
I singoli tendini e legamenti hanno proprietà morfologiche uniche, adattate a ruoli specifici. Esiste una notevole variabilità nella forma dei tendini e dei legamenti, che possono formare cordoni, bande simili a cinghie, nastri piatti, dischi e strutture a ventaglio per adattarsi a diversi ambienti meccanici e anatomici. La diversità morfologica tra tendini e legamenti è ulteriormente rafforzata dalla loro associazione variabile con guaine sinoviali, borse, retinacoli fibrosi e cuscinetti di grasso che hanno la funzione di lubrificare, ancorare, sostenere e fornire input meccano-sensoriali.
Che cosa sono i tendini?
I tendini sono robusti cordoni di tessuto connettivo fibroso costituiti per circa il 30% di fibre collagene, una proteina molto resistente, il 2% di fibre elastiche e il 68% di acqua. Il nostro corpo possiede oltre 265 tendini che possono essere molto diversi tra loro per forma, vascolarizzazione, lunghezza e rivestimento sinoviale (strato di rivestimento interno della capsula articolare).
I tendini sono costituiti soprattutto da collagene di tipo I che possiede una grossa resistenza alle forze applicate in trazione.
I tendini favoriscono il movimento osteo-articolare quando il muscolo si contrae.
I tendini fissano saldamente ogni estremità di un muscolo a un osso, o ad altre strutture di inserzione (non tutti i muscoli si collegano con un osso, per esempio i muscoli mimici – quelli che ci consentono le espressioni facciali – si inseriscono nella cute del volto). L’inserzione tendinea può essere varia: in un muscolo come il tricipite, sono più fasci muscolari a terminare con un unico tendine, ma in altri casi, per esempio, nei muscoli flessori ed estensori delle dita, ciascun muscolo si inserisce con più tendini sul segmento osseo.
I legamenti si trovano spesso all’interno di guaine, che sono lubrificate per consentire ai tendini di muoversi senza frizione. A fare da cuscinetto protettivo, sotto ai tendini ci sono delle borse, ovvero delle piccole sacche piene di liquido che fungono da cuscinetto a ciascun tendine e lo proteggono dalle lesioni. Le borse agiscono anche da cuscinetto supplementare alle strutture adiacenti che, in caso contrario, potrebbero sfregare una contro l’altra, provocando logorio, ad esempio fra un osso e un legamento o una prominenza ossea e la cute sovrastante (come nell’area del gomito, della rotula o della spalla).
Tendini: elevata resistenza, minima elasticità, ferrea organizzazione
La principale funzione dei tendini è quella di trasmettere la forza della contrazione muscolare alle strutture su cui i muscoli si inseriscono. Per sopportare queste continue sollecitazioni, spesso brusche e violente, i tendini sono dotati di un’elevatissima resistenza, grazie al collagene) e di una minima elasticità. Si stima che uno stiramento del 10% sia già sufficiente a lacerare le fibre tendinee più fragili.
I tendini rappresentano un buon esempio di matrice extra cellulare altamente ordinata, in cui le molecole di collagene si assemblano in fibrille di collagene filamentose (formate da micro-fibrille) che si aggregano a loro volta per formare le fibre di collagene, i principali componenti strutturali. Le molecole di collagene rappresentano, quindi, una struttura multi gerarchica che contiene: molecole di collagene disposte in fibrille , raggruppate in fasci di fibrille. I fascicoli e i fasci di fibre sono quasi paralleli all’asse lungo del tendine, e vengono denominati fasci primari, secondari e terziari.
Così come fa il muscolo, anche il tendine tende ad adattarsi e modificare le sue caratteristiche sulla base degli stimoli esterni che riceve, in un continuo processo di rinnovamento cellulare. Tuttavia, questo processo è piuttosto lento, e in ogni caso di gran lunga inferiore rispetto a quello dei muscoli. I tendini, infatti, hanno una scarsa vascolarizzazione con un consumo di ossigeno ridotto. Per questo motivo si rigenerano piuttosto lentamente. Ciò spiega, ad esempio, perché chi utilizza farmaci steroidi anabolizzanti è più soggetto ad infortuni tendinei. Tali ormoni, infatti, determinano un rapido incremento della massa e della forza muscolare che però non è controbilanciato da un adeguato irrobustimento tendineo che rende i tendini più fragili e non in grado di sopportare l’aumentato carico di sollecitazioni.
Che cosa sono i legamenti? I legamenti sono robuste fasce fibrose, che avvolgono le articolazioni, collegando tra loro due ossa o due parti dello stesso osso. Sono costituiti da tessuto connettivo che contiene sia fibre collagene, soprattutto di tipo 1, sia fibre elastiche. Queste ultime permettono ai legamenti di allungarsi anche se in misura ridotta, che può variare per ciascuna articolazione. I legamenti aiutano a stabilizzare e rafforzare le articolazioni ossee, consentendo di muoversi solo in determinate direzioni. Aiutano anche a mantenere un organo nella posizione che gli è propria (per esempio il cuore, il fegato, l’utero). I legamenti non vanno confusi con i tendini, che collegano i muscoli alle ossa o ad altre strutture di inserzione, come abbiamo descritto sopra.
Fonti
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